Dialogo con giovani studenti stranieri a Cuba

Giovani studenti di medicina a Cuba dall’Africa hanno avuto un incontro con i religiosi della Comunità adoratrica del Santissimo Sacramento, con lo scopo di conoscere il loro carisma e il lavoro che svolgono all’Avana da diversi anni con donne vittime di prostituzione e altre espressioni di violenza.
In un primo momento, le suore hanno presentato aspetti legati alla storia di una congregazione che trova nel culto contemplativo di Gesù sacramentato, l’essenza di un apostolato impegnato nella donna colpita da diverse forme di schiavitù.
Una rapida rassegna del lavoro di questa comunità religiosa ha rivelato l’azione contemporanea degli Adoratrici, che seguendo l’esempio di coloro che hanno accompagnato la fondatrice, Madre Maria Micaela, sviluppano numerose e varie azioni per liberare e promuovere le donne che esercitano la prostituzione o sono esposte alla droga, all’abbandono, alla solitudine e alla povertà, che trattano con benevolenza e carità.
Presente a Cuba dal 2007, la Comunità è riuscita a incorporare molte di queste donne vittime di sfruttamento sessuale nel suo Programma Sicar, uno spazio in cui ricevono orientamento, assistenza psico-sociale e sostegno generale, offrendo loro l’opportunità di partecipare ad altri corsi di formazione e workshop all’interno della Chiesa.
Per i giovani studenti di medicina stranieri a Cuba, l’incontro è stato molto utile, perché oltre a conoscere il lavoro delle sorelle e alcune espressioni e caratteristiche del fenomeno della prostituzione nel paese, si sono resi conto della realtà della donna che prostitue esitazione, quasi sempre discriminata dalla sua condizione senza tenere conto della storia di dolore e sofferenza che la accompagna.

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