Molto semplicemente, padre Giovanni

Padre Juan Manuel Galaviz è morto. Trovò riposo eterno in questa Cuba che lo accolse quando la Società San Paolo, una comunità religiosa alla quale apparteneva, volle rifondare una casa sull’isola, dopo averlo lasciato pochi anni dopo il trionfo della rivoluzione del 1959. È arrivato nel dicembre 2012 con altri due fratelli consacrati e, con il sostegno dell’allora arcivescovo dell’Avana, il cardinale Jaime Ortega, hanno intrapreso i corrispondenti sforzi per riavviare la missione paolina nell’arcidiocesi.

Prolijo nel dire, era facile avvertire saggezza e prudenza nelle sue parole, specialmente per riferirsi alla giovane opera paolina dell’Avana. Messicano, laureato in linguistica e letteratura spagnola e autore di numerosi articoli e libri, padre Galaviz è stato due volte superiore provinciale delle Paoline del Messico e consigliere generale della congregazione per dodici anni. Indubbiamente, la sua esperienza è servita a protagonista della riapertura della missione nell’arcidiocesi di Habanera e, poco dopo, ad assumere sulla rivista Palabra Nueva una sezione mensile sulla vita dei santi.

Lo ha fatto con la cura di coloro che volevano togliere l’esistenza degli uomini e delle donne, la cui più grande virtù era quella di essere abbandonati nelle mani di Dio, da ogni alone. Come santi in carne e ossa, gli fu presentata la stessa cosa a un vescovo, un prete, un religioso da bambino, un adolescente o una casalinga. L’ingegnosità della sua scrittura si basava sul darci vita alla santità mentre scopriva persone sante perfettamente imitabili.

Padre Juan visse poco tempo – questo è ciò che lo chiamavamo – tra i cubani, ma trovò abbastanza da sentirne un altro e dire, ripetutamente, che voleva morire a Cuba. Un desiderio che Dio gli concesse pochi mesi prima di festeggiare il suo settantotto compleanno. È nato ad Aguascalientes, in Messico, il 9 maggio 1941. All’età di undici anni entrò nella comunità di Mixcoac, un quartiere di Città del Messico e la prima casa paolina in quel paese. Fece il noviziato nella comunità di Taxqueña e alla sua conclusione fece i suoi primi voti nel febbraio 1960. Un anno dopo studiò a Roma, all’International College Paulino, studi teologici. L’8 settembre 1964 si dedicò perennemente alla vita religiosa e il 30 giugno 1965 ricevette l’ordinazione sacerdotale.

 

Un uomo di grande preoccupazione intellettuale, un avido lettore, fin da giovanissimo assunse l’insegnamento in varie aree accademiche. Per le sue qualità di scrittore, è stato direttore della rivista Familia Cristiana, nella sua edizione messicana. Durante la sua gestione, la pubblicazione ha raggiunto un alto livello e una grande diffusione. A quell’energia giovanile che ho impresso sul lavoro, ha aggiunto l’avidità di conoscenza. Fu allora che decise di studiare Letteratura all’Università Ibero-Americana e intraprese varie iniziative apostoliche, tra cui il lancio del Pauline Institute of Communication, ora Institute of Communication and Philosophy.

Dal 1980 ha iniziato a servire come superiore locale di diverse comunità e come provinciale della regione. Fu anche delegato per gli Istituti Aggregati e i Cooperatori Paolini e successivamente coordinatore della Commissione Preparatoria del VII Capitolo Generale della Società, dove fu eletto consigliere generale e riconfermato in tale posizione nel capitolo successivo.

Dal dicembre 2010 si dedica nel corpo e nell’anima alla riapertura della comunità di Cuba, un’idea che è riuscita a realizzare l’8 dicembre 2012. Dopo cinque anni, il 4 aprile 2018, la Chiesa di Habanera ha condiviso con padre Galaviz e altri fratelli paolini, la gioia di inaugurare nell’arcidiocesi il Centro di Evangelizzazione di San Paolo. Era il suo grande sogno, e lo vide realizzato.

L’11 gennaio, in una messa di corpo presente nella parrocchia di San Juan Bosco, Cuba e la sua Chiesa hanno potuto licenziare il caro Padre Giovanni, come è stato chiamato dai cubani poiché ha messo piede su questa terra. Ci amava e lo amavamo molto. Ω

Nei numeri corrispondenti ai mesi di gennaio e febbraio continueremo a pubblicare la sezione “Santi di oggi e sempre”, sotto la firma di padre Juan Manuel Galaviz, che in anticipo aveva consegnato gli articoli all’editore della rivista.

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