Indirizzo domenica 1 agosto

A cura di: Arcivescovo dell'Avana, Cardinale Juan de la Caridad García

Alocución domingo 1 de agosto
Alocución domingo 1 de agosto

Ringraziamo tutti coloro che rendono possibile questa trasmissione radiofonica, oggi domenica 1 agosto, XVIII domenica del tempo liturgico ordinario. Oggi ascoltiamo in tutte le chiese il Vangelo di Giovanni, capitolo 6, versetti da 24 a 35.

(Vangelo)

Ogni giorno recitiamo la preghiera del Padre Nostro che Gesù Cristo stesso ci ha insegnato. In questa preghiera diciamo: Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Sì, il cibo di cui abbiamo bisogno per vivere con salute e forza per il lavoro della vita quotidiana, sia gli obblighi verso la società che nella nostra casa. Abbiamo già sperimentato quanto sia piacevole mangiare insieme. Dal cibo necessario nasce un amore familiare e con coloro che invitiamo. Nutriamo il nostro corpo e l’amore per la condivisione bagna la nostra persona, la nostra famiglia e i nostri amici invitati. Dal pane materiale condiviso ogni giorno nasce l’amore.

Il Signore ci invita a procurarci non solo il cibo per il nostro corpo, ma anche a lavorare per il cibo che dura per la vita eterna, il pane dal cielo.

Qual è il pane del cielo e della vita eterna? Lo stesso Signore Gesù che ci dice: Io sono il pane della vita, chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà mai sete.

Il Signore Gesù ci mostra questo pane nella sua Parola, nella Sacra Scrittura, la Bibbia.

Questo Pane della Parola di Dio che è conoscere e gustare l’amore, quando ascoltiamo questo Pane della Parola lo conosciamo, conosciamo la sua vita di fedeltà a Dio Padre: sia fatta la tua volontà così come è in paradiso. Accettiamo ciò che Dio vuole per noi che sarà sempre una volontà per renderci felici qui e ora e poi nella vita eterna.

Godendo il Pane della Parola, impariamo a conoscere il regno dei cieli, un regno di pace, armonia, unione, riconciliazione, perdono, e impariamo che in quella regina, il marito e la moglie, i genitori, sono una persona e un solo cuore e figli, nonni e nipoti, nuore e suocere, generi e suoceri, delinquenti e offesi.

Questo pane della Parola ci insegna il cammino di Cristo, il cammino che Lui ha percorso per primo e che dobbiamo percorrere nell’amore.

Come faremo a percorrere quel sentiero così bello e così difficile, così straordinario e così impossibile?

Non con le nostre forze, ma con il pane della vita, che è il Corpo e il Sangue di Cristo, sì, quando riceviamo Cristo nel pane e nel vino consacrati nella comunione, possiamo dire come san Paolo: io vivo, ma non io , è Cristo che vive in me. E se Cristo vive in me, non ci stancheremo mai di fare il bene, amare, servire, sopportare la sofferenza in pace, perdonare, aiutare chi non ha l’amore e la forza per andare avanti.

Con il pane della vita vivremo la condizione di figli di Dio, fratelli di tutti, e insegneremo che Cristo è colui che dà senso alla vita con le sue meraviglie e le sue difficoltà. Se non hai il nuovo testamento, chiedi all’Arcidiocesi, telefono 78624000. Se non hai fatto la prima comunione, avvicinati al parroco della tua parrocchia e chiedi questo tuo desiderio.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

(Canzone)

-Signore Gesù Cristo, tu che ti sei annunciato nella manna del deserto, nutri e fortifica la via degli Israeliti, nutrici con il pane del cielo.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

-Tu, Gesù Cristo, che sei il Pane vivo disceso dal cielo.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

-Tu, Gesù Cristo, pane degli angeli fatto pane per gli uomini.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

– Tu, Gesù Cristo, che sei diventato il pane della vita eterna.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

– Tu, Gesù Cristo, pane che contiene tutti i sapori dell’amore.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

– Tu, Gesù Cristo, che ci nutri sulla via del cielo.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

– Tu, Gesù Cristo, pane che ci dai la vita eterna mangiando il tuo corpo.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

– Tu, Gesù Cristo, che in forma di pane sei sempre nel tabernacolo.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

– Tu, Gesù Cristo, che ci unisci in una famiglia nutrendoci del tuo pane.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

– Tu, Gesù Cristo, che con il tuo pane ci rendi servi del cibo materiale e spirituale.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

– Tu, Gesù Cristo, che sei il pane sicuro di vita eterna.

Signore, donaci sempre il tuo pane.

(Canzone)

Mercoledì prossimo, 4 agosto, celebriamo la giornata del parroco, sacerdote che serve nelle nostre comunità, nella festa di san Giovanni Maria Vianney, sacerdote, patrono dei parroci e dei sacerdoti.

San Giovanni Maria Vianney è nato vicino a Lione, in Francia, nell’anno 1786. Ha dovuto superare molte difficoltà per essere finalmente ordinato sacerdote. Gli fu affidata la parrocchia di Ars, nella diocesi di Belley, e il santo, con attiva predicazione, sacrificio, preghiera e carità, la governò e ne promosse mirabilmente la promozione spirituale. Era dotato di straordinarie qualità di confessore, che facevano venire a lui fedeli da ogni parte, per ascoltare i suoi santi consigli. Morì nel 1859 e ci accompagna dal cielo. Leggiamo una delle sue catechesi:

Consideratelo, figli miei, il tesoro dell’uomo cristiano non è in terra, ma in cielo, per questo il nostro pensiero deve essere sempre orientato verso dove è il nostro tesoro. L’uomo ha un bellissimo dovere e obbligo: pregare e amare. Se preghi e ami, avrai trovato la felicità in questo mondo.

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