La pandemia non sfregata dal Covid-19 ha sconvolto il mondo e ha chiarito che, nonostante tutto il progresso tecnologico a cui siamo arrivati, la natura può farci pagare caro per i nostri errori e che la globalizzazione è eccellente per espandere i virus.
Mentre ogni nazione ha tracciato le proprie strategie, la propria gestione delle crisi, abbiamo convocato un gruppo di intellettuali di diversi paesi per contestualizzare, dalle rispettive nazioni, l’attuale flagello globalizzato dell’umanità.
Sono scienziati, professori, scrittori, giornalisti, comunicatori, che lasceranno qui la loro voce per trasmettere le loro esperienze, informazioni, opinioni. Condividendoli, ci incoraggiano a sentire quella protezione che le conoscenze e le idee forniscono, qualcosa di cui abbiamo molto bisogno in quest’ora.
AGENTINE IN QUARANTENA
Di Rodolfo Alonso*
Due mesi dopo l’assunzione del nuovo governo democratico e popolare, che ha incontrato una situazione economica e sociale molto più grave di quanto si immaginasse, qualcosa di molto più grave è arrivato al bivio: la pandemia di un virus ignorato, letale e universalmente disponibile.
Subito consigliato in profondità da un prezioso team di specialisti e professionisti guidati dal suo ministro della Salute, il presidente ha preso l’iniziativa e non ha esitato a intraprendere la strada più efficace e meno facile: una quarantena nazionale con isolamento sociale obbligatorio che, fortunatamente, è stata pienamente assunta dalla società su tutto il territorio nazionale.
La dettatura delle classi è stata immediatamente interrotta a tutti i livelli, tutte le attività non essenziali sono state sospese, sono stati decretato salari per lavoratori e dipendenti in quarantena e, all’unisonuming, sono state adottate misure economiche per continuare a resuscitare, in particolare, le piccole e medie imprese, il maggiore donatore di manodopera del paese, aiutando al contempo i più vulnerabili e sanzionando il divieto di licenziamenti. , tra molti altri.
Naturalmente, non sono mancate le pressioni da parte di alcuni grandi gruppi economici aziendali, che preferivano il rischio fatale degli altri al calo dei loro profitti, per il quale aveva i suoi soliti alleati; la stampa egemonico del “giornalismo serio” che è il suo portavoce, e una parte corrotta della magistratura.
La maggior parte dei deputati e senatori accompagnò il governo con leggi che rafforzavano le loro posizioni. E i sondaggi gli danno un consenso demografico tra il 60 e l’80%. Questa adozione di misure ufficiali si fa sentire direttamente nella vita di tutti i giorni. Le città sono in un silenzio accattivante, che consente agli uccelli di essere ascoltati di nuovo, e difficilmente circolano veicoli, compresi i trasporti pubblici, che sono ridotti e con i suoi passeggeri seduti, mai in piedi, e con la distanza prevista tra loro.
Va notato che tutte queste misure sono state concordate a tutti i livelli dello Stato. Fin dall’inizio il presidente ha contatti e incontri con tutti i governatori provinciali e anche con tutti i sindaci comunali, di ogni segno politico. Tanto che anche l’opposizione scatta foto di incontri con lui.
È emozionante pensare che tale spirito sia apprezzato da altri paesi, non solo dallo stesso continente. L’OMS ha distinto l’atteggiamento dell’Argentina includendo il nostro paese tra i pochi al mondo autorizzati a ricevere o ospitare qualche primato delle sue azioni. Quanto la presenza spontanea di tanti volontari, che non sono solo da qui, eccita. C’è chi viene da altre terre, così come preziose donazioni da altri popoli e nazioni (tra cui sempre Cuba).
Ma nessun sostegno è simile a quello del nostro popolo, che sta fermo, unito e silenziosamente protagonista di questa lotta per la vita, contro un nemico mortale, sconosciuto e aggressivo, al quale, tuttavia, siamo riusciti a dare la colpa alla curva di sviluppo, senza aumentare i morti quotidiani a doppia cifra, permettendoci così tempo prezioso per preparare la nostra salute pubblica , aumentando il numero di ospedali e posti letto, grazie alla dedizione permanente del nostro personale medico e professionale, che ogni sera, a 21 ore, viene spontaneamente applaudito dal villaggio, anche dai balconi, nelle loro case e in tutto il paese.
Come dice il nostro inno nazionale: “Al grande popolo argentino, salute!” Il coronavirus non passerà. (O almeno avere meno danni possibili).
Olivos (provincia di Buenos Aires), 19 aprile 2020
* Il poeta, saggista, narratore, traduttore, giornalista ed editore argentino RODOLFO ALONSO è una delle voci viventi più importanti della letteratura ispano-americana. È autore di una trentina di libri di poesia e ha tradotto in spagnolo praticamente tutti i classici della poesia in lingua francese, italiana e portoghese. Tra i numerosi premi che ha ricevuto c’è il Premio Nazionale di Poesia in Argentina, nel 1997, condiviso con Juan Gelman.
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