Il consueto silenzio del Centro Culturale P. Félix Varela, è stato interrotto questo pomeriggio da circa 500 giovani, provenienti da diversi luoghi dell’arcidiocesi dell’Avana che, pieni di gioia per l’incontro con Cristo, si sono riuniti per iniziare da oggi la Giornata Nazionale della Gioventù (JNJ), all’insegna del motto: “Ecco il servo del Signore, essere fatto in me secondo la tua parola”.
Durante l’accreditamento i giovani hanno ricevuto il kit del pellegrino e hanno potuto acquistare un’applicazione mobile con tutte le informazioni necessarie per i pellegrini che vivranno l’esperienza fino al giorno successivo 4. Uno di questi è Rosario Campos che ha dichiarato che “spera fondamentalmente che conosceremo meglio ogni giovane della capitale e saremo in grado di tornare più uniti alle nostre comunità per dare vita a questa esperienza così edificante e aspiro che questo evento ci aiuti a portare la Chiesa cubana nelle periferie esistenziali come dice Papa Francesco in modo da non essere lasciati soli con i ricordi , ma condividiamo ciò che ha vissuto intorno a tutti noi, qualcosa di tipico dell’evangelizzazione a cui siamo chiamati”.
In serata si è tenuta la festa di benvenuto e di apertura che ha avuto come piatto principale, le parole di monsignor Juan García, arcivescovo dell’Avana. Il prelado ha parlato ai giovani pellegrini dell’importanza di “mettere tutti i sogni, ai piedi della Vergine Maria o cachita come ci piace dire ai cubani”.
Musica e danza sono state prolungate per alcune ore per celebrare come chiesa giovane la gioia di Cristo risorto che è stato ringraziato a fine serata per l’opportunità di condividere in questi giorni in fraternità.
Faccia il primo comento