Signis Cuba, nuova generazione

Encuentro de miembros de Signis-Cuba-Joven
Signis-Cuba-Joven
Riunione dei membri di Signis-Cuba-Young

Interessati a migliorare l’aspetto comunicativo all’interno del gruppo e delle sue comunità, i giovani cubani legati all’Associazione dei comunicatori cattolici (Signis) si sono incontrati il 5 e 6 ottobre all’Avana per partecipare al primo incontro nazionale di Signis Cuba Joven.

Indipendentemente dalle distanze, nella capitale arrivarono 17 ragazzi provenienti da sei diocesi del paese; sia il Centro Culturale Padre Félix Varela, la Casa Laicale, sia l’Arcivescovado, hanno ospitato le loro discussioni su temi dissimili, ma con lo stesso obiettivo: rafforzare l’associato e aiutare la positiva trasformazione dell’ambiente dalle loro aree di azione.

Durante il primo giorno, Gustavo Andújar, ex Presidente di Signis nel paese e nel mondo, ha discusso della presenza della Chiesa nel mondo della comunicazione, con particolare attenzione alla storia dell’organizzazione professionale nella nazione caraibica.

Lo stesso giorno, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di scambiare online con padre Rolando Montes de Oca, un diploma in Comunicazione Sociale e noto, soprattutto, per il suo accompagnamento alla televisione cubana alla visita di Papa Francesco sull’isola, nel settembre 2015.

Secondo Daniel Estévez, un habanero, la prima parte dell’evento “ha permesso ai presenti di includere e sentirsi membri di un’organizzazione che attualmente richiede un lavoro attivo nella società e nella chiesa cubane. Ama, il dialogo con padre Rolando ha incoraggiato ed esortato la comunicazione dalla fede e dall’impegno cristiani”.

Un panel dedicato alla creazione di contenuti per il web e buone pratiche sui social network ha occupato la mattina di sabato 6, dove hanno condiviso le loro esperienze rappresentanti di media digitali riconosciuti come Cubadebate (sito web statale), El Toque (rivista digitale non istituzionale) e Palabra Nueva (rivista cartacea e digitale dell’Arcidiocesi).

Orlando Marquez, che è stato portavoce dell’Arcidiocesi dell’Avana e direttore per oltre 20 anni dell’ultima pubblicazione menzionata, ha condotto un colloquio sulla prudenza come virtù del comunicatore, che ha sottolineato non si traduce in vigliaccheria o inattività.

D’altra parte, i risultati dell’incontro dello scorso maggio a Panama, così come la proiezione della campagna video “You Can Change Something”, hanno anche focalizzato diverse sessioni dell’evento. Questi spazi hanno contribuito a perfezionare insieme una strategia che è stata rasa al lavoro per alcuni mesi, con l’intenzione di affrontare i principali problemi delle nuove generazioni cubane.

Giselle Gómez, di Pinar del Río, ritiene che questo sia stato “il momento di valutare alcune iniziative già sviluppate e, soprattutto, definire modelli di lavoro per i prossimi mesi, compresa l’attuazione della campagna audiovisiva che sarà integrata da azioni specifiche in ogni territorio”.

Per il giornalista di Santiaguero Yander Castillo, oltre ad essere un’occasione di dialogo con altri membri dell’associato, l’incontro è servito a professionalizzare sempre di più il servizio che viene svolto, aspetto che ha descritto come essenziale.

In segno di sostegno, Yarelis Rico e Jorge Villa, rispettivamente presidente e vicepresidente di Signis Cuba, hanno accompagnato i giovani durante tutto l’incontro e hanno sottolineato l’importanza dell’impegno e del lavoro di squadra per raggiungere gli obiettivi proposti.

A nome della direttiva signis America Latina e Caraibi (ALC) di cui fa parte, Jorge ha condiviso una dichiarazione, ha esortato i ragazzi a lottare e sognare. Il messaggio esprimeva anche fiducia nel successo del progetto.

Il programma si è chiuso con una messa presieduta da padre Jorge Luis Pérez Soto, consigliere pastorale giovanile all’Avana.

Signis Cuba Joven ha iniziato a strutturarsi nel novembre dello scorso anno, in risposta all’invito di Signis LAC a integrare un progetto di formazione per i principali comunicatori.

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