Settima domenica di Pasqua

Di: padre José Miguel González Martín

Parola di oggi
Parola di oggi

L’Ascensione del Signore

16 maggio 2021

“Galileos, che fai lì a guardare il cielo? Lo stesso Gesù che è stato preso di mezzo a voi e portato in cielo, tornerà come l’avete visto partire”.

E «tutto mise sotto i suoi piedi», e lo diede alla Chiesa, come Capo, soprattutto.

“Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo a tutta la creazione”.

 

 

Letture

 

Prima lettura

Lettura degli Atti degli Apostoli 1, 1-11

Nel mio primo libro, caro Teofilo, ho scritto di tutto ciò che Gesù ha fatto e insegnato dall’inizio fino al giorno in cui fu portato in cielo, dopo aver impartito istruzioni agli apostoli che si era scelto, mosso dallo Spirito Santo. E ascese al cielo. Si presentò loro dopo la sua passione, dando loro numerose prove che era vivo, apparendo loro per quaranta giorni, parlando del regno di Dio.
Mentre mangiavano insieme, ordinò loro di non lasciare Gerusalemme, ma anzi: «Aspettate che si compia la promessa del Padre, di cui mi avete sentito parlare, perché Giovanni battezza con acqua, ma voi sarete battezzati con Spirito Santo tra non molti giorni”.
Quelli che si erano radunati, gli domandarono, dicendo:
“Signore, è questo il momento in cui ristabilirai il regno d’Israele?”
Detto loro:
“Non spetta a voi conoscere i tempi ei momenti che il Padre ha stabilito con la propria autorità; riceverete invece la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea, in Samaria e ‘fino ai confini del mondo’”.
Detto questo, ai loro occhi, fu innalzato in cielo, finché una nuvola lo portò via dalla vista. Quando stavano guardando il cielo, mentre se ne andava, apparvero loro due uomini vestiti di bianco, i quali dissero loro:
“Galileos, che fai lì a guardare il cielo? Lo stesso Gesù che è stato preso di mezzo a voi e portato in cielo, tornerà come l’avete visto partire”.

 

Salmo

Salmi 46, 2-3. 6-7. 8-9

Dio ascende con acclamazioni; il Signore, al suono delle trombe.

Tutti i popoli battono le mani, acclamano Dio con grida di gioia;
poiché il Signore è sublime e terribile, imperatore di tutta la terra. r.

Dio ascende con acclamazioni; il Signore, al suono delle trombe;
gioca per Dio, gioca; gioca per il nostro re, gioca. r.

Perché Dio è il re del mondo; giocare con maestria.
Dio regna sulle nazioni, Dio siede sul suo sacro trono. r.

 

Seconda lezione

Lettura della lettera di San Paolo Apostolo a Efesini 1, 17-23

Fratelli:
Il Dio di nostro Signore Gesù Cristo, Padre della gloria, vi doni lo spirito di sapienza e di rivelazione per conoscerlo, e illumini gli occhi del vostro cuore perché comprendano qual è la speranza a cui vi chiama, qual è la ricchezza di gloria che dà in eredità ai santi, e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza per noi credenti, secondo l’efficacia della sua possente forza, che ha manifestato in Cristo, risuscitandolo dai morti e facendolo sedere a la sua destra in cielo, sopra ogni principato, potenza, forza e dominio, e soprattutto nomi conosciuti, non solo in questo mondo, ma nel futuro.
E «tutto mise sotto i suoi piedi», e lo diede alla Chiesa, come Capo, soprattutto. Lei è il suo corpo, la cui pienezza riempie tutto in tutti.

 

Vangelo

Lettura del santo Vangelo secondo Marco 16, 15-20

In quel tempo Gesù apparve agli undici e disse:
“Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo a tutta la creazione.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi non crederà sarà condannato.
Coloro che credono saranno accompagnati da questi segni: scacceranno demoni nel mio nome, parleranno nuove lingue, prenderanno in mano serpenti e se berranno veleno mortale, non farà loro del male. Imporranno le mani sui malati e saranno guariti”.
Dopo aver parlato loro, il Signore Gesù fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
Andarono a predicare il Vangelo ovunque, e il Signore cooperò confermando la parola con i segni che l’accompagnavano.

 

Commento

Celebriamo, quasi alla fine del tempo pasquale, la solennità dell’Ascensione del Signore al cielo. Ancora una volta Gesù sorprende i suoi Apostoli con un evento insolito, inaspettato, ma carico di significato per loro. Come in tante occasioni, sono travolti da ciò che sta accadendo e dovranno assimilarlo a poco a poco, con l’aiuto dello Spirito Santo. Che è successo? Attestato dai Vangeli e dal libro degli Atti degli Apostoli, ci viene detto che Gesù, dopo essere risorto dai morti, dopo essere apparso in diverse occasioni e circostanze al gruppo più vicino di discepoli, un giorno li riunì e , salutandoli, salì al cielo fino a scomparire dalla loro vista.

Bisogna prestare attenzione prima all’evento stesso e poi anche al messaggio che l’accompagna. L’ascensione di Gesù al cielo è il fatto in sé che culmina tutto il suo percorso terreno dal momento della sua incarnazione e nascita, passando per la sua vita nascosta a Nazaret e la sua vita pubblica al servizio del Regno, e che si è conclusa con la sua passione, morte e resurrezione. Con l’ascensione l’umano e il divino sono definitivamente uniti per tutta l’eternità; Dio Padre glorifica il suo Figlio fatto uomo e, nello stesso tempo, la sua umanità è incorporata nella gloria del Dio eterno. Nell’umanità di Cristo glorificato alla destra del Padre, è rappresentata anche la nostra stessa umanità; Cristo, con la sua incarnazione, si è unito in certo modo a tutto il genere umano, e con la sua glorificazione ci insegna a tutti che la nostra pienezza è nell’eternità del buon Dio Padre che ci ha creati per amore e che ci attende a la fine delle nostre vite. giorni.

Certamente la nostra permanenza su questa terra ha un limite di tempo, proprio come quella di Gesù. Ma Dio non ci ha creati per la morte ma per la vita, come esseri eterni, cittadini del cielo. Cristo è andato avanti per prepararci un posto, per indicarci la via, per illuminare la nostra vita con una speranza nuova, per mostrarci il senso dell’esistenza umana.

In questo senso, ciò che San Paolo diceva agli Efesini, viene detto oggi a ciascuno di noi… il Signore ci conceda la sapienza necessaria per capirlo, che illumini gli occhi del nostro cuore per capire cosa sia la speranza per chi ci ha chiamato da tutta l’eternità, poiché ci ha pensato e creato; ci prepari ad accogliere la ricchezza della gloria che ci donerà in eredità ai discepoli del suo Figlio, dalla «straordinaria grandezza della sua potenza per noi credenti, secondo l’efficacia della sua possente forza, che ha manifestato nel Cristo.” Dio Padre ha voluto costituire il suo Figlio incarnato, Gesù Cristo, Capo dell’umanità nuova, a cui tutto è soggetto. Egli è anche il capo della Chiesa che è il suo Corpo e che noi siamo i battezzati, e che come tali partecipiamo alla sua glorificazione, nella speranza che un giorno raggiunga la sua pienezza.

Questo evento ci invita veramente a guardare al cielo e al futuro, riponendo tutta la nostra fiducia nel Cristo glorioso. Ma uno sguardo del genere non può disconnetterci dalla terra e dal presente, ma tutt’altro, perché mentre arriva quel momento, Gesù stesso ci ha lasciato un grande compito. Lo troviamo nel messaggio che accompagna l’evento. Gesù non si è limitato a salutare i suoi discepoli, ma lo ha fatto affidando loro il proseguimento della sua missione: “Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi non crederà sarà condannato. Coloro che credono saranno accompagnati da questi segni: scacceranno demoni nel mio nome, parleranno nuove lingue, prenderanno in mano serpenti e se berranno veleno mortale, non farà loro del male. Imporranno le mani sui malati e saranno guariti”.

Così Gesù parte, ma nello stesso tempo resta, promettendo ai discepoli il dono del suo Santo Spirito e il ritorno alla fine dei tempi. Cristo inaugura il tempo della Chiesa, in cui ora viviamo, un tempo in cui Egli è in mezzo a noi in modo nuovo e diverso, ma non per questo meno reale ed efficace. Egli continua ad essere l’agente principale dell’evangelizzazione dei popoli attraverso l’azione del suo Santo Spirito in tutti noi che ci pretendiamo di essere suoi discepoli missionari.

Nel nostro qui ed ora, Cristo stesso ci esorta ad evangelizzare, anzitutto vivendo coerentemente il suo Vangelo, per annunciarlo al tempo stesso con la testimonianza della propria vita e, naturalmente, con la parola; Ci esorta a illuminare le menzogne ​​e le contraddizioni del nostro mondo, a stemperare gli inganni in cui naufragano le nostre società, ad impegnarci come ha fatto Lui nel trasformare il nostro mondo in un mondo più umano, cioè più cristiano, proprio come ha fatto lui Dio sogna e lo sognamo tutti noi che crediamo in Lui. Un compito tremendo che continua incompiuto nella storia di ogni popolo attraverso la presenza di Cristo nella sua Chiesa. Sentiamoci umilmente orgogliosi di farne parte e lasciamoci spingere dal suo Spirito verso nuove strade e sfide nelle realtà emergenti. Evangelizziamo senza paura, ci ha promesso la sua potenza e la sua presenza.

Preghiera

O Signore Gesù, inviaci ogni giorno e accompagnaci sempre.

A volte, Signore, sembra che tu ci abbia lasciato soli.

La nostalgia ci invade, le difficoltà possono sopraffarci, i pericoli si annidano ovunque e non sappiamo come reagire a tante ingiustizie e bugie.

O Signore Gesù, inviaci ogni giorno e accompagnaci sempre.

Abbiamo bisogno di sentire la tua mano sulla nostra spalla, i tuoi piedi che condividono il nostro stesso percorso, la tua parola che ci spiega la vita, il tuo potere che abbatte le barriere.

O Signore Gesù, inviaci ogni giorno e accompagnaci sempre.

Non dimentichiamo, guardando il cielo, la terra su cui calpestiamo, il fratello povero e scartato, la donna violentata e abbandonata, i bambini affamati, i malati ei dimenticati.

O Signore Gesù, inviaci ogni giorno e accompagnaci sempre.

Né permetti a noi, impantanati nel fango di questo mondo, di perdere la prospettiva celeste ed eterna che ci hai segnato, la via del cielo, la tua chiamata alla pienezza in Te.

O Signore Gesù, inviaci ogni giorno e accompagnaci sempre.

Come battezzati, vogliamo sentire che ogni giorno ci mandi per essere testimoni del tuo Vangelo, per condividere la tua Verità con i nostri fratelli, per fare del bene tra i nostri simili… sempre accompagnati dalla tua presenza silenziosa e onnipotente.

O Signore Gesù, inviaci ogni giorno e accompagnaci sempre.

La tua Madre Maria, che è Madre della Chiesa, di cui celebriamo il mese, ci guidi e ci protegga come fece con i tuoi primi discepoli nella missione di annunciare il Vangelo a tutti i popoli, perché il Regno di Dio diventi realtà. Amen.

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