… Eppure

Manca la scoperta e il reclutamento di talenti in età infantile; insufficiente conoscenza specializzata e aggiornata di tecnici, arbitri e atleti; nepotismo e altra arbitrarietà nella formazione delle selezioni a ciascun livello e in tutte le categorie; disrethroes, meagging domanda e mancanza di professionalità; le peose condizioni degli impianti; l’applicazione di metodi obsolescenti; fogueo insufficiente e resistenza agli appalti internazionali… Mettere in discussione l’attuale stato di salute dello sport a Cuba, su questo e più specialisti e dilettanti sostengono di considerarlo almeno sollecitato alla terapia intensiva poiché, ovviamente, il fenomeno migratorio – il volo dei talenti lo chiamerà altri – e il diferendo con gli Stati Uniti – lo chiamano blocco, dillo comunque, nominalo come ritiene – sono i suoi carcinomi, i suoi tumori principali e finora incurabili.
Tutti o quasi tutti noi siamo aiutati dalla ragione più discutibile per cui i nostri giudizi possono essere, ma è opportuno orientare le analisi da e verso il male più grande, al contraffato di sguardi frammentati in virtù di discipline sportive, aree geografiche, storie di vita, eventi fortuiti o esperienze personali. Questo perché le malattie del nostro sport non sono private del baseball, del calcio o della pallavolo, non sono maggiori o minori a Manzanillo, Guaracabuya o Centro Habana, non fanno più o meno male nelle competizioni nazionali, nei tornei centroamericani o nei Giochi olimpici. Queste condizioni sono tutte discipline, sciamano allo stesso modo in ogni angolo dell’arcipelago e ci fanno punire i cubani non appena lo scenario esiste.
Il problema principale dello sport a Cuba, soprattutto i possibili dibattiti e argomenti, è sistemico, anquilorato com’è in passato, addormentato mentre rimane sugli allori preteriti. Ascoltarlo da quella prospettiva significherà mettere subito il dito sul dolorante e solo allora intraprenderne la rivitalizzazione (cosa che non potrebbe avvenire al di fuori di un processo simile nella società nel suo complesso, perché l’una è un’espressione dell’altra).
Progettato per guidare la gestione sportiva a Cuba dal 1961, l’Istituto Nazionale di Sport, Educazione Fisica e Ricreazione (INDER) affronta la sfida di far detonare le sue fondamenta per intraprendere una trasformazione che garantisca anche scopi fondamentali cardinali e, soprattutto, riconosce le esigenze di oggi – media, legali, scientifiche, strutturali… – con lo scopo di consumarle (altrimenti, qualsiasi cambiamento o variazione sarà solo un atto del peggior travestitismo immaginato).
Al momento, la sua gestione, diciamo con il beneficio del dubbio attraverso, promuove e promuove lo sport dell’eccellenza, ma, ad esempio, non ha un sistema di strutture che eviti le lacune della competizione durante l’anno e garantisca la disputa dei tornei nazionali di vari sport (i più popolari nel primo ordine) a tutti i livelli, senza che i loro calendari si insabbino o l’attenzione mediatica ad alcuni condanni la visibilità degli altri.
Ora, poiché il contesto sportivo globale lo richiede, deve stipulare partnership con altre professioni, prima di tutto con istituzioni di diritto, data la necessità di istituire, nel rispetto dei principi costituzionali, uno strumento giuridico che sostenga e firmi l’accordo con i media, il rapporto con gli atleti migranti (tanto per cominciare, la questione che l’integrazione delle squadre nazionali dipende dalla partecipazione ai campionati nazionali) , oltre all’assunzione di allenatori, atleti, arbitri e vari specialisti, tra molte altre questioni.
Desiderosa di perdere credibilità e legittimità (o ciò che ne rimane), ha il compito di creare piattaforme digitali (una globale, altre in ogni sport) per informare con trasparenza sul loro lavoro, sedurre bambini e giovani e, cosa ancora più importante, promuovere un’interazione regolare con giornalisti e dilettanti.
E che ci crediate, queste sono solo tre delle strade che l’agenzia non ha ancora percorso, ha iniziato a spodestire di recente o semplicemente viaggiare con più suoni che colpi (il miglior pulsante di esempio è il sito ufficiale della National Baseball Series); tre modi che richiedono atteggiamento, naturalmente, ma anche molta attitudine; tre delle varie linee di lavoro per ammortizzare tutti i mali sopra mirati e anche attirare i fan, aumentare i praticanti di tutti gli sport, evidenziare e proteggere la storia sportiva della nazione. Ω

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