7 de septiembre del 2020
PREGHIERA PER OGNI GIORNO
Santa Maria della Carità, Madre del Signore
Gesù, vi veneriamo con particolare affetto e
Amore.
Ti lodiamo, Madre e Patrona del popolo
cubano, perché sei stato presente a
tutte le lotte, i dolori e le gioie della vostra
Persone.
Vergine Mambisa, proclamata e venerata
dai nostri veterani, vi chiediamo di
oggi, come ieri, essere presenti nella vita
del vostro amato popolo: questa città che state cercando
amore, comprensione e sincera unione
di tutti i cubani.
Vi offriamo; gli sforzi del nostro
cristiani, il lavoro dei nostri lavoratori e
contadini, lo studio dei nostri giovani,
il sorriso dei nostri figli, il dolore di
i nostri malati, gli orologi e
tranquillità di tutte le nostre madri, il
solitudine di tanti fratelli, vedove e
orfani la generosa consegna della nostra
martiri e i defunti, i nobili e i
semplice dal nostro villaggio
Madre della Carità, raggiungete il vostro altare
Rame, così amato e venerato, il
suppliche che vi presentiamo.
Amen
Maria, regina e madre di Cuba
«Benedetta è la nazione il cui Dio è il Signore»
(Uscita 32, 12).
Abbiamo cantato con il Salmista che la gioia accompagna le persone che hanno Dio come loro Signore. Più di cinquecento anni fa, quando la Croce di Cristo arrivò su quest’isola, e con essa il suo messaggio salvifico, iniziò un processo che, alimentato dalla fede cristiana, ha forgiato le caratteristiche di questa Nazione. Nella serie dei suoi uomini illustri ci sono: quel soldato che fu il primo catechista e missionario di Macaca; anche il primo insegnante cubano ad essere P. Miguel de Velázquez; sacerdote Esteban Salas, padre della musica cubana; l’illustre Bayamese Carlos Manuel de Céspedes, Padre della Patria, che, prostrato ai piedi di Nostra Signora della Carità, iniziò la sua lotta per la libertà e l’indipendenza di Cuba; Antonio de la Caridad Maceo y Grajales, la cui statua presiede la piazza che oggi ospita la nostra celebrazione, alla quale sua madre ha chiesto davanti al crocifisso di arrendersi all’estremo per la libertà di Cuba. A questi si aggiungono molti uomini e donne illustri che, mossi dalla loro incrollabile fede in Dio, hanno scelto la via della libertà e della giustizia come fondamento della dignità del loro popolo.
… Dal suo santuario, non lontano da qui, la Regina e la Madre di tutti i cubani, indipendentemente dalle razze, dalle scelte politiche o dalle ideologie, guida e sostiene, come in passato, i passi dei suoi figli verso la patria celeste e li incoraggia a vivere in modo tale che nella società regnino sempre autentici valori morali, che costituiscono il ricco patrimonio spirituale ereditato dagli anziani. A lei, come fece sua cugina Elisabetta, ci rivolgiamo con gratitudine per dire: “Beati voi, che avete creduto, per ciò che il Signore vi ha detto sarà adempiuto” (Lc1,45). In queste parole è il segreto della vera felicità degli individui e dei popoli: credere e annunciare che il Signore ha fatto meraviglie per noi e che la sua misericordia raggiunge i suoi fedeli di generazione in generazione. Questa convinzione è la forza che incoraggia gli uomini e le donne che, anche a costo di sacrifici, si arrendono altruisamente al servizio degli altri.
….La storia insegna che senza fede la virtù scompare, i valori morali si oscurano, la verità non brilla, la vita perde il suo significato trascendente, e anche il servizio alla nazione non può più essere incoraggiato dalle motivazioni più profonde. A questo proposito, Antonio Maceo, il grande patriota orientale, ha detto: “Chi non ama Dio non ama la Patria”
… La Chiesa chiama tutti a incarnare la fede nella propria vita, come la via migliore per lo sviluppo integrale dell’essere umano, creato a immagine e a metà di Dio, e a raggiungere la vera libertà, che comprende il riconoscimento dei diritti umani e della giustizia sociale. A questo proposito, i laici cattolici, salvaguardando la propria identità per essere “sale e fermentare” in mezzo alla società di cui fanno parte, hanno il dovere e il diritto di partecipare al dibattito pubblico nelle pari opportunità e in un atteggiamento di dialogo e riconciliazione.
…. Amati fedeli, non dimenticate mai i grandi eventi legati alla vostra Regina e Madre. Con il baldacchino dell’altare di famiglia, Céspedes fece la bandiera cubana e andò a prostrarsi ai piedi della Madonna prima di iniziare la lotta per la libertà. I coraggiosi soldati cubani, i Mambises, indossavano sul petto la medaglia e la “misura” della sua benedetta immagine. Il primo atto di cuba libre ebbe luogo quando nel 1898 le truppe del generale Calixto García prostrarono il prostrato ai piedi di Nostra Signora della Carità in una messa solenne per la “Dichiarazione di indipendenza mambisa del popolo cubano”. I vari pellegrinaggi che l’immagine ha compiuto per i popoli dell’isola, accogliendo i desideri e le speranze, le gioie e i dolori di tutti i loro figli, sono sempre state grandi manifestazioni di fede e di amore.
IL VIAGGIO APOSTOLICO DI PAPA GIOVANNI
PAOLO II A CUBA
Sabato 24 gennaio 1998
MESSA A SANTIAGO
LETTERA DEI VETERANI DEL
INDIPENDENZA A PAPA BENEDETTO
XV CHIEDENDOTI DI DICHIARARE
PATRONO DI CUBA A NOSTRA SIGNORA DI
Carità
“A Sua Santità Benedetto XV. Santissimo Padre: Coloro che sottoscrivono, figli della Santa Chiesa Cattolica, Apostolici, Romani, a Sua Santità espongono umilmente: Che sono membri l’uno dell’altro e simpatizzanti della
Esercito liberatorio cubano, titolo che costituisce il timbro della nostra più grande gloria, per sintetizzare in esso il bene supremo della Libertà e dell’Indipendenza della nostra Patria; che insieme a questo titolo ne abbiamo un altro, che deve appartenere alla Chiesa cattolica, apostolica, romana, nel cui seno siamo nati, sotto i loro precetti viviamo e secondo loro vogliamo smettere di esistere, e quei due titoli fanno oggi, riuniti nella Villa di Rame, dove si trova il Santuario della BEATA VERGINE DELLA CARITÀ , e prostrati con riverenza davanti al suo altare, siamo d’accordo di andare a S.S. per realizzare la più bella delle nostre speranze e la più giusta delle aspirazioni dell’anima cubana, dichiarando Patrono della nostra giovane Repubblica alla Beata Vergine della Carità del Rame, e di precetto per Cuba, il giorno che porta il suo Santo nome, otto settembre.
Non potevano né le possibilità di guerra né l’opera per realizzare il nostro sostentamento, per estinguere la fede e l’amore che il nostro popolo cattolico professa a quella venerata Vergine; e al contrario, nel calore dei combattimenti e nelle più grandi vicissitudini della vita, quando la morte era la disperazione più vicina o più vicina, è sempre emersa come una luce dissipatare di ogni pericolo o come una rugiada confortante per le nostre anime la visione di quella Vergine Cubana per eccellenza, cubana per l’origine della sua devozione secolare, e cubana perché è così che le nostre madri indimenticabili l’hanno amata , così benedette sono le nostre mogli amorevoli, così come lo hanno proclamato i nostri soldati, pregando davanti a lei per il raggiungimento della vittoria e per la pace dei nostri morti indivisi; e accuserei una vergognosa ingratitudine da parte nostra che ai benefici che questa Vergine esaltata ci porterà a rimanere inattivi o muti e a non alzare la voce davanti al successore di San Pietro affinché interpretando i sentimenti del popolo cattolico di Cuba e quelli del suo Esercito Liberatore che professano la religione dei nostri antenati, e utilizzando le facoltà di cui è dotata , dichiarare, prima delle corrispondenti formalità, come Patrono della Repubblica di Cuba alla Madonna della Carità del Rame, e di festa ecclesiastica in lei il giorno in cui porta il suo Santo Nome.
Pertanto, a Sua Santità supplicamo umilmente, di servire l’accesso benigno alla nostra richiesta. Villa del Cobre, al ventiquattro settembre di millenovecentocinque”.
Decena del Rosario
In questo momento pensate
silenzio che
grazia si vuole chiedere a Dio
per intercessione della Madonna della
La carità durante questo
nono (breve silenzio).
Offriamo questo
dozzina del rosario per tutti
noi che abbiamo
accompagnato alla Madonna,
chiedendo l’avanzamento del
Patria e tutti i suoi figli senza
distinzione di credenze, razza,
Ideologie.
Così possiamo cantare e vivere
“TUTTI I VOSTRI FIGLI CHE
CERCHIAMO DI ESSERE FRATELLI.
PREGHIERA FINALE
Vergine della Carità di Rame “Siete venuti a visitare il nostro popolo e avete voluto stare con noi come Madre e Signora di Cuba, lungo il suo pellegrinaggio lungo i sentieri della storia”.
“Il tuo nome e la tua immagine sono scolpiti nelle menti e nei cuori di tutti i cubani, dentro e fuori la Patria, come segno di speranza e centro di comunione fraterna”.
“Madre della Riconciliazione! Raduna la tua gente sparsa in tutto il mondo. Fate della nazione cubana una casa di fratelli e sorelle, perché questo popolo apra la mente, il cuore e la vita a Cristo, unico Salvatore e Redentore”.
Impegno personale
Cosa mi impegno a vivere in questo giorno?
Penso a qualcosa di concreto che posso fare per manifestare amore e fede nel Signore.
Benedizione
Il Signore Onnipotente, ci benedica, ci tenga lontano da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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