Con il motto “Agisci sempre con tutta la Giustizia”, la Quinta Edizione del Festival Ecumenico si è tenuta il 5 marzo, nella sede dell’Avana della Comunità di Sant’Egidio. Attività come questa fanno cessare l’idea dell’unità dei cristiani come sogno, per diventare uno stile di vita all’interno della realizzazione quotidiana delle nostre comunità.
Come esempio di autentica cultura ecumenica molto in sintonia con il contesto attuale, nella sua preghiera, la Pastore Liudmila Hernández della Chiesa Presbiteriana del Centro Habana ha chiesto a Dio la pace tra tutte le nazioni e le religioni del mondo.
Alcuni dei partecipanti al progetto Psycho-ballet
Sempre durante il gala, un evento particolarmente acclamato è stata la presentazione dello Psycho-ballet, un progetto che ha come protagonisti bambini e ragazzi con sindrome di Down e altre abilità speciali. Altrettanto ben accolto per la sua gioia colorata ed evangelizzatrice, è stato il coro di studenti africani, attaccato alla Chiesa Battista.
Coro di studenti africani della Chiesa Battista
Tra i presenti all’evento c’era Padre Ariel Suarez, responsabile della Conferenza Episcopale Cubana per l’attenzione al settore ecumenico. La Festa è la realizzazione del ripetuto desiderio di diversi Alti Pontefici di raggiungere l’unità dei seguaci di Cristo, espressa da San Giovanni Paolo II nella sua Enciclica Ut unum sint e sulla quale Papa Francesco ha chiesto la costruzione tra uomini e donne buoni di vera amicizia sociale.
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